Viaggiare con disabilità: le agevolazioni sui trasporti

Il viaggio è un'occasione per conoscere nuovi mondi, vedere paesaggi, entrare in contatto con culture diverse dalla nostra. Tutto questo deve essere alla portata di tutti, anche dei disabili. Certamente viaggiare comporta delle difficoltà di adattamento e queste possono essere amplificate per le persone con alcune deficienze fisiche o mentali ma questo non vuole dire che viaggiare per loro sia impossibile.

A questo proposito la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea stabilisce che i soggetti disabili devono essere posti in condizione di poter viaggiare in maniera autonoma e prevede un sostegno gratuito per agevolare i loro spostamenti. Il documento si riferisce nello specifico al trasporto aereo delle persone con mobilità ridotta: la responsabilità di questo servizio di assistenza ricade sulle Società di Gestione degli aeroporti che, una volta avvertite della presenza di un disabile nella lista delle prenotazioni, devono essere in grado di accoglierlo e prestargli aiuto.

L'onere di avvertire la Società di Gestione interessata spetta al cliente stesso: il termine di preavviso minimo è di 48 ore dalla data della partenza. Una volta inviata la comunicazione il soggetto disabile ha diritto ad assistenza per l'esplicazione di tutte le formalità di check in, controllo di sicurezza e dei passaporti e usufruisce di imbarco prioritario. Se necessario sono previste sedie a rotelle gratuite per gli spostamenti all'interno dello scalo.

Le persone non vedenti accompagnate da cane guida possono salire in cabina insieme all'animale senza alcun costo aggiuntivo e indipendentemente dalla taglia di quest'ultimo. Se necessario la Compagnia aerea può però richiedere l'applicazione obbligatoria di museruola e guinzaglio. Un'assistenza analoga viene riservata ai disabili che si spostano in treno: in Italia bisogna far riferimento alle Sale Blu di Trenitalia, presenti nelle 14 maggiori stazioni del Paese. L'assistenza può essere richiesta per telefono o via email. Il termine minimo varia a seconda delle stazioni: è di un'ora prima dell'orario schedulato per la partenza del treno nel caso di collegamenti tra due stazioni centrali mentre sale a dodici ore in caso di stazioni minori e a ventiquattro per viaggi internazionali o per richieste a mezzo posta elettronica. In Italia sono più di 250 i treni attrezzati per accogliere persone con ridotta capacità motoria.

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