La Pietra di Galbena e il ghiacciaio del Fuoco vivo
La Pietra di Galbena (1.243 m) vista da nord, è un pendio situato all'estremità meridionale della Fossa della Barsa. La parte meridionale del pendio, tuttavia, è un ripido calcare di oltre 200 m, con ampie vedute, a guardia della Radura dei Fiori. Grazie ai panorami che offre la Pietra di Galbena, è uno dei punti panoramici più belli dei Monti Apuseni.
Il Ghiacciaio del Fuoco Vivo è una grotta che ospita il terzo blocco di ghiaccio fossile più grande del Paese, dopo il Ghiacciaio di Scărişoara e la Pozza di Borţig, anch'essi situati nel Parco Naturale Apuseni, con un volume di circa 25.000 m3.
La Pietra di Galbena
Sotto la Pietra di Galbena si estende un bellissimo bosco di faggi, dove si possono vedere piccole radure punteggiate dalle case dei tagliaerba, che formano la Radura dei Fiori. Al di là di queste si approfondisce tra le alture boscose la Valle del Galbena e i suoi affluenti, tra cui uno che spacca la montagna sul sito opposto con un'enorme "ferita" rossastra sulla sommità. È la fossa di Ruginoasa, scavata dai torrenti nel Monte Tapu, la stretta della Valle delle Seci, con numerosi canyon ricchi di salti e cascate. Sulla destra si allineano le cime di Ştirbina e Tătăroaia, quest'ultima circondata da prati.
Dalla Valle del Galbena parte a sinistra la Valle Luncşoara che ha origine nei pressi di Arieseni sotto l'insediamento di Cobles, le cui case sono visibili in lontananza. Nella stessa direzione si vede la pista da sci di Vârtop, oltre la quale nelle giornate limpide si vede la Grande Curcubăta con il ripetitore televisivo. Il primo piano a sinistra è dominato dal boscoso Monte Borţig, che scende in un pendio piuttosto ripido fino alla Fonte Galbena, nascosta da alture boscose, ma tradita da una rupe calcarea a forma di portale.
Il ghiacciaio del Fuoco vivo
Il Ghiacciaio del Fuoco Vivo è una piccola grotta, composta da due stanze, la prima e più grande delle quali è occupata dall'enorme blocco di ghiaccio. Il suo soffitto è rotto da una grande finestra, attraverso la quale sono caduti tronchi, foglie e neve dall'esterno, che hanno formato un grande cumulo. Dal soffitto della grotta entra abbastanza luce da rivelare i gruppi di stalagmiti di ghiaccio che si trovano di fronte all'ingresso.
Inoltre, verso mezzogiorno la luce del sole entra dalla finestra creando un'ambientazione incantevole nel Ghiacciaio del Fuoco Vivo. La spiegazione dell'esistenza del blocco di ghiaccio nella grotta è data da due elementi: la finestra sul soffitto favorisce l'accumulo di aria fredda e la mancanza di ventilazione mantiene l'aria fredda intrappolata nella grotta per tutto l'anno.
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